Di Elena Tione, Master Mind-Body Health Coach & Trainer, TMS cert. Practitioner.
Quanto ti senti OK e al sicuro ora, rispetto a un aspetto che ti sta stressando in questo periodo della tua vita, se non in generale, su tutto il tuo futuro?
Questa è una buona domanda? ❓
NB In questo articolo utilizzerò il "maschile in senso neutrale" semplicemente per praticità, al posto dello schwa, ma è da tener presente che in ogni mia pubblicazione in qualsiasi forma ogni genere e posizione sono accolti e considerati, sempre.
Il nostro cervello e il nostro sistema nervoso valutano (e apprendono) continuamente quanto ci sentiamo al sicuro, attimo per attimo anche prima di nascere: monitorano continuamente il livello di sicurezza soggettiva che percepiamo nell'ambiente dove ci troviamo.
Riceviamo segnali da specifiche sostanze chimiche fin nel grembo materno per sapere quanto è sotto stress nostra madre - e questo fa sì che il nostro sistema sia sempre attento e spesso in massima allerta.
Da un punto di vista prettamente evolutivo questo era importante perché permetteva al cervello di farlo concentrare sulla tua sopravvivenza - per imparare fin dall'inizio se stavi crescendo in un tranquillo villaggio remoto o se vivessi in una foresta infestata dai serpenti e allora dovevi stare attento a dove mettevi i piedi...
Nel mondo moderno, i nostri sistemi raccolgono ancora tutte queste informazioni - ma per la maggior parte di noi, in realtà non viviamo scenari pieni di serpi o altri pericoli 3D.
Per la maggior parte di noi, il nostro cervello di sopravvivenza ora entra in azione quando riceviamo una sarcastica e-mail, o nostro figlio urla in un negozio di alimentari mentre discute sul tipo di biscottini che stai acquistando...
... o se il tuo capo minaccia di toglierti i benefit o licenziarti in tronco, già bell' e sostituito da uno più giovane e in gamba di te (forse), se sei un professionista in competizione con altri, uno specialista che deve finire uno studio e pubblicarlo al più presto prima che lo faccian altri (publish or perish)...
... o se stai combattendo per davvero con una serpe in seno!!
- E così via, hai l'idea.
Mi segui? 😃
Se stai leggendo questo articolo, è probabile che tu sia, e sia stato, bloccato cronicamente in modalità sopravvivenza per molto tempo - forse anni - forse da sempre.
Forse anche tu sei cresciuto pensando che il mondo fosse un posto pericoloso, che dovevi proteggerti e non potevi fidarti di nessuno.
Forse sei cresciuto pensando che non ce n'era mai abbastanza - e... hai pensato/assunto che TU non eri mai abbastanza.
Quindi dovevi sviluppare strategie per evitare di sentirti così.
Diventi un HIGH-ACHIEVER.
Un CYBORG.
Un tipo di persona tosta, caparbia, volitiva, che cerca di raggiungere ogni obiettivo e non si ferma mai,
e mai è abbastanza, per la tua mente...
... ma intanto il tuo corpo ne fa le spese.
Sempre e comunque: non è necessario, infatti, sviluppare per forza un dolore cronico, anche se approssimativamente una persona su tre della popolazione adulta occidentale soffre di una forma o l'altra di disturbi di questo tipo.
The Body Keeps The Score, Il Corpo Accusa Il Colpo, come ha ben titolato l'editor del best-seller scritto dal Prof. Bessel van der Kolk.
Ti senti come se dovessi lottare per ciò che hai ottenuto con così tanto impegno, e che devi tenertelo stretto ferocemente.
Hai imparato a sopravvivere e, in questo, a piacere alla gente oltre ad essere un gran "realizzatore".
Pensavi che questa fosse la tua identità, ma ora ti rendi conto che questo era proprio ciò che il tuo cervello aveva imparato:
era il modo più efficace che ha escogitato per mantenerti in vita.
Se la vita è una lotta e un campo di battaglia dove vige la legge del più forte senza scrupoli e il dolore è un nemico da combattere e distruggere con ogni mezzo e mossa, e occorre un arsenale di armi per farlo a pezzi prima che lui faccia a pezzi te...
hai l'idea di come questa metafora ha plasmato la vita intera tua e di milioni di persone nel tuo mondo?
Con così tanto dolore emotivo appena sotto la superficie, hai cercato di tenere assieme tutto per anni.
Le mani ti stanno tremando IMPERCETTIBILMENTE per la TENSIONE.
Ti sei spinto "oltre" nella tua carriera e sei saltato da relazione a relazione per cercare di sentirti al sicuro, forse conservando una facciata ufficiale.
Ma non era mai abbastanza: nessuna cosa esterna era sufficiente a farti sentire al sicuro dentro.
Quindi il tuo corpo ha trattenuto tutto quel senso di minaccia e all'improvviso è sfociato in dolore fisico nel corpo.
O forse in modo più strisciante, subdolo, sottile e carogna.
Hai cercato per anni di trovare una soluzione fisica al dolore, ci riuscirà ogni specialista a cui puoi pensare, ma alla fine l'hai scoperto:
la vera radice è il dolore nociplastico, e la gestione sintomatica è una boiata.
Il dolore SI SPOSTA, ritorna, ti fa paura, non sai cosa aspettarti domani, non sai se all'improvviso "smetterai di funzionare".
Questo stato di allerta crescente è ciò che MANTIENE IN PIEDI IL DOLORE.
Sono più di dieci anni che facilito le persone a disattivare i sintomi TMS/dolore nociplastico aiutandole a RICABLARE le vie neuronali allenandole al BENESSERE.
Io per prima, come è ben noto a tutti coloro i quali mi conoscono, ne sono definitivamente uscita.
Ci sono voluti tempo, pratica e forti dosi di comprensione neuroscientifica e amore di sé per districarsi tra gli strati di protezione che la mente giustamente, normalmente attiva in tutti gli esseri umani.
Ti stai forse chiedendo cosa sia vero e reale nella percezione degli stimoli, danno tissutale o no?
Questo che leggi è reale, e lavorerà anche per te, a tuo vantaggio.
I percorsi che ho creato per iniziare a districarti dalla matassa che ti avviluppa sono molti:
e puoi iniziare col dare semplicemente un'occhiata QUI > CLICCAMI.
Un abbraccio, Elena
Scritto & Postato il 1° febbraio 2024 da Elena Tione
©Elena Tione - riproduzione riservata
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