Hai o hai sofferto di disturbi pelvici, vulvodinia, CI, nevralgia del pudendo, penodinia, scrotopenodinia, uretrodinia, coccigodinia...
insomma, dolore pelvico?
Potresti aver sentito dire che è un "problema cronico" collegato a cose come tensione del pavimento pelvico, dis-allineamento strutturale, infezioni delle vie urinarie, infezioni da lieviti o condizioni come endometriosi o menopausa. Ma ecco il punto:
Non tutte le persone con questi problemi fisici soffrono di dolore pelvico cronico.
Quindi, perché alcune provano dolore mentre altre no, anche con fattori fisici simili? Diamo un'occhiata al mal di schiena come esempio:
Sapevi che il 40-80% delle persone tra i 30 e i 50 anni soffre di degenerazione del disco o di protrusione del disco, anche se non hanno affatto mal di schiena? Eppure, molti dottori continuano ad attribuire il mal di schiena a queste comuni scoperte non dolorose.
La stessa cosa sta accadendo con il dolore pelvico. Il nostro sistema medico non ha ancora pienamente recepito la scienza, soprattutto quando si tratta di condizioni come vulvodinìa, cistite interstiziale, nevralgia del pudendo e altri disturbi del dolore pelvico.
Ecco la verità: il dolore ha origine nel cervello.
Sebbene problemi fisici come tensione o cambiamenti ormonali possano contribuire, il dolore è in definitiva una risposta al pericolo. Non riguarda solo ciò che accade nei tessuti del tuo corpo, ma anche il modo in cui il tuo cervello interpreta quei segnali.
Ciò non significa che il tuo dolore non sia reale. Lo è assolutamente. Ma se ti sei concentratə esclusivamente sulla ricerca di una causa fisica senza considerare il cervello e il sistema nervoso, probabilmente sei in un vicolo cieco.
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©Elena Tione - riproduzione riservata
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