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CHI SONO LIBERTÀ DAL DOLORE VULVODINIA? METODO MIND-BODY© MIND-BODY COACHING TV

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Kill Pain... ?

Vulvodinia: Kill Pain... ?
Ciao Anima bella,
il post di oggi è dedicato al nuovo video sulla Mind-Body Coaching TV:

di recente mi sono soffermata a riflettere ancora più in profondità sulla verità di quanto sia ancora taboo e complicato, perché considerato inopportuno,  spiegare a chi non lo conosce cosa significa provare il dolore dato dalla vulvodinia, o solo aprirsi e parlarne, e del significato intrinseco nel voler anestetizzare/intorpidire/bloccare il dolore e di come ciò ci impedisca fisiologicamente di guarire al 100%.

E cosa significa, per una donna che tira fuori il coraggio di aprirsi e parlare del suo dolore, vedersi tirata addosso una cortina di minimizzazione e pesantezza della serie, "rilassati, bevi un bicchiere di vino e ti passa!".

Non è degradante?

In più, per me, tristissimo aver saputo che alcune donne non hanno voluto fare uscire su giornali nazionali notizie sulla sindrome perché... "non era il momento giusto"

-e, by the way, quale sarebbe, poi, 'sto benedetto "momento giusto"?

E "giusto", per chi? Per la tiratura? Per il momento storico?

Uhm...
ma quale migliore momento storico di questo?

In pratica per caso significava:
'non lo sarà mai/non ci interessa'?

Oppure significava che bisognava pagare, come spesso accade, per poter far sentire la voce delle donne con vulvodinia?

Oppure: sono io che non ho capito bene? 

Spero di più questa terza ipotesi poiché altrimenti sarebbe l'ordinaria assurdità (il che è un ossimoro, ovvio, dato che "assurdo" significa "mai sentito", e quindi tutt'altro che ordinario... ma tant'è).

Come dico sempre, se ci fosse stata una pasticca (o una supposta!!)  per la nostra sofferenza...

la avremmo comprata tutte (creando un business 'da paura')
e ora tu e io saremmo altrove:


Non so tu, ma
io provo tanta rabbia per questo silenzio.

Ed è l'energia della rabbia che mi aiuta a continuare a fare questa opera di divulgazione in tutti i modi possibili, sia via volontariato, sia attraverso il mio lavoro, che è la mia passione e stile di vita.

Perché questo non è il mondo in cui farei nascere mia figlia.
Non vorrei mai dovesse sopportare una situazione di omertà, silenzio e svalutazione.

Il dolore cronico e/o persistente funziona in modo completamente diverso dal dolore acuto, e i "painkillers" (antidolorifici di ogni classificazione compresi gli opioidi - kill pain - letteralmente gli "ammazza-dolore") non funzionano per il dolore da SMT/TMS (secondo John Sarno, MDsu cui si basa gran parte del mio Metodo Mind-Body per il sollievo dal dolore pelvico cronico femminile.

Anzi:
sommati ad altre sostanze spesso prescritte (antimicotici, e altre), gravano sul fegato, intossicano l'organismo e creano assuefazione.

Al termine del video (che trovi qui sotto) ho inserito alcuni riferimenti scientifici relativi alla questione.

E quando parlo dei lubrificanti, usati per mitigare/minimizzare la sofferenza quel tanto che basta per permetterti di avere un rapporto e ribatto sul punto che questo è violenza -

- lo so, lo so...
so che l'argomento non è per nulla, ma proprio per nulla popolare e lo capisco benissimo

(ma come!! Se mi fa sentire meno dolore perché non dovrei usarlo!! Ma che dici!!) -certo, e:

Tu Vali
- e non meriti di soffrire o di avere meno piacere in alcun modo!

La vera scelta è darti il permesso di prenderti cura di te e non di obbligarti a farlo se non stai bene!

Listen Sisters:
abbiamo bisogno di metterci sul serio al primo posto assoluto nelle nostre vite se vogliamo guarire completamente e definitivamente - 

e il nostro piacere
è la priorità TOP ASSOLUTA

- nella mia esperienza e nel mio lavoro - e avendo un follow-up di oltre otto anni e migliaia di storie, questo è quello che so:

il dolore pelvico è un messaggero di questa verità.

Per spiegarmi meglio:
consiglieresti a tua figlia, o alla tua migliore amica, di mettere un  po' di l**n o di e..la e stringere i denti e sottoporti a un rapporto penetrativo per il piacere esclusivo dell'altro?

Ogni santa benedetta volta?

Perché, se no, che succede?

E così, letteralmente sacrificandosi, letteralmente creare ancora più danno a tendini, muscoli e nervi e maggiore dolore -che l'anestetico maschera (compreso il famoso boccale di vino)?

Pensaci!

La verità è che non sei sola e non devi avere rapporti se hai male!

Rifletti!
Secondo te è un qualcosa che migliora la condizione fisica oggettiva?

Uhm...

Ben-Essere: Tu, al Centro
Tutto ciò di cui hai bisogno è Ben-Essere in tutti i punti, a tutti i livelli, ogni giorno.

Te lo meriti, perciò,
vai e prenditelo!

Mind-Body Reminder (in caso ne avessi bisogno):
non c'è nulla che non va in te, non sei rotta, non hai fatto nulla di sbagliato o indecoroso, sei bellissima, perfetta così come sei -e la tua vulva è meravigliosa!

Non dimenticartelo mai.

Sono guarita perché ho cominciato ad ascoltare, anziché continuare a mettere bavagli ed anestetizzare.

E aspetto volentieri i tuoi commenti qui sotto ♡


Un abbraccio,
Elena
Un abbraccio,  Elena
 
Riproduzione Riservata
Scritto & Postato il 27 marzo 2018 da Elena Tione





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Disclaimer


"PRATICHE SCIENTIFICHE VALIDE E RIGOROSE"
"Da anni ero a conoscenza del metodo Mind-Body per il sollievo pelvico proposto da Elena Tione e devo dire che mi impressionò positivamente il suo modo di interagire con le persone che seguono i suoi corsi che si basano su pratiche scientifiche valide e rigorose.

Sicuramente questa è una sua dote naturale che scaturisce dalla profonda conoscenza del dolore pelvico cronico vissuto sulla sua pelle e analizzato in tutte le sue sfumature con ricerche e studi personali al fine di capire la vera interconnessione che esiste in quel filo conduttore che va dalle mente al cuore analizzando emozioni e sensazioni."

~ Dottor Romualdo Nieddu
ginecologo oncologo esperto in vulvodinia e altri disturbi pelvici, Azienda Ospedaliera Oncologica di Cagliari


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