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CHI SONO LIBERTÀ DAL DOLORE VULVODINIA? METODO MIND-BODY© MIND-BODY COACHING TV

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Vulvodinia: Non Ho Nessuna Voglia Di Far Festa! Manuale Di Sopravvivenza Per Le Festività [+AudioRisorsa Gratuita Per Te!]

Quando nel tuo pavimento pelvico è un inverno da inferno  (e nessuno ti aiuta).    Arrivano di nuovo le festività…  Natale e compagnia bella.  Ma tu non hai alcuna voglia di festeggiare.    E’ un momento dell’anno magico… no?  Riunirsi.  Festeggiare insieme il Natale…  Capodanno…   ... oh, no!!!

Quando nel tuo pavimento pelvico è un inverno da inferno
(e nessuno ti aiuta).

Arrivano di nuovo le festività…
Natale e compagnia bella.
Ma tu non hai alcuna voglia di festeggiare.

E’ un momento dell’anno magico… no?
Riunirsi.
Festeggiare insieme il Natale…
Capodanno…

... oh, no!!!

Ti suona familiare?

Possono esserci molte situazioni per cui questo periodo può rivelarsi altamente stressante. Corsa ai regali compresa.

Esempi:
  • Ogni volta che vi riunite, nella tua famiglia è il caos: un litigio dopo l’altro. Perciò, temi ogni volta che vi riunite. Specialmente con il bruciore che hai!
  • Non hai una famiglia, né parenti, né amici. E ti senti sola. - oppure: sei stufa che gli altri ti giudichino perché sei sola quando hai programmato da tempo le vacanze per il tuo totale periodo del “non ci sono” e ti infastidisce che altri invadano la tua privacy. Semplicemente, non capiscono.
  • La gente ti giudica perché non hai ancora una relazione/famiglia/figli, perché non ti sei laureata o non hai raggiunto la promozione agognata, il dottorato o vattelappesca chissà quale altra cosa (è dura quando non sanno che stai male ogni giorno!).
  • Hai avuto una perdita recente, un lutto, e ti manca la presenza di questa persona (o del tuo pet! O questo e altro tutto assieme!!) durante le vacanze e hai paura che questo aggravi il tuo stato: leggi tante cose strane in giro sul collegamento mente-corpo che ti spaventano ancora di più…
  • Sei semplicemente triste, e la costante pressione della società a essere felici a forza, ringraziare, essere grati ti stanca e ti crea un sacco di risentimento.
  • Soffri di dolore pelvico, in cima a tutte le situazioni elencate qui sopra!
La verità è che ti piacerebbe goderti questo momento speciale… ma sei terrorizzata solo all’idea che stia per arrivare di nuovo. Specie se sono anni che stai male!
E’ un momento in cui si dovrebbe essere grati, stare con la famiglia e gli amici, il partner… che come al solito, ti dici, non capiranno.
Per quanto le persone possano essere empatiche…
non possono capire.
Non fino in fondo. Non sanno che



Infatti è quel tipico dolore di cui NON vuoi parlare, di cui non è il caso di far sapere a tutti, perché riguarda le tue parti intime e…

" ... be’, ma è così, e sono anni che sto male!
Quanti Natali, Capodanni e feste comandate ho passato...
... e passerò così? :(

Non passerà mai!!!

Diciamocela in faccia, la verità:
sono condannata a una vita misera e piena di sofferenza.
E basta."

Ti dice la tua mente, LizardMind.

E non ti va di dire a gente estranea cosa stai passando. Sopratutto perché già non ti capiscono i tuoi, figuriamoci gli altri.

"Come posso godermi la mia vita sociale ora sotto le feste (ma quale vita sociale??) se non ho voglia di rispondere e non so a cosa rispondere a domande tipo: 'ehi ma come stai cara?'... E mettermi il solito sorriso finto sulla faccia?
Tutto quello che so è che voglio scomparire:
sto male!!"

"Cene e cenoni, visite ad amici e parenti, locali, camminate nel freddo… ma come faccio se ho bruciore anche solo a stare seduta e salto sulla sedia, non riesco a fare più di tre passi che le scosse elettriche e le stilettate mi torturano, e mi brucia tutto? Quando piove o nevica e con tutto questo freddo no no NO!"

"Oh se sapessero, l’altra volta mi aggrappavo al mio ragazzo terrorizzata dicendogli 'sto male, sto male, aiutami!!' stringendo come un’ossessa il manico dell’ombrello sotto il quale ci riparavamo dalla pioggia, mentre eravamo in centro città e diluviava… eravamo usciti per guardare le luci e le vetrine, spezzare un po’ per non stare sempre chiusi in casa… lui mi diceva che mi avrebbe fatto bene… e invece ha solo peggiorato le cose - e il rapporto fra noi. E infatti se n'è andato.
E quest’anno sono sola… non ne posso più!"

"Non posso dare una mano o intrattenermi in una conversazione decente visto che mi sento male dopo nemmeno cinque passi!"

"Cosa vado a rispondere se mi chiedono 'Ehi ma come sta andando, sei guarita? E il tuo ragazzo, dov'è?' ecc. ecc. visto che sto ancora così e sopratutto visto che non ho alcuna voglia di parlare della malattia?"

"Come sempre, sarà come al solito: penseranno che sono matta, che sono eccessivamente sensibile. O che mi sono presa chissà quale infezione chissà da chi!!!!! E poi, cosa diamine mi metterò? Voglio solo stare in tuta o in pigiama..."

"La mia vita... fa schifo".

Ti riconosci in questo quadro per nulla piacevole?
So cosa stai passando.
Le immagini e le descrizioni sono tutte tratte dalla vita reale:
la mia.
La mia, come è stata a quel tempo.
Per anni.

Non disperarti!
Non deve essere così per te!!!
C’è molto che puoi fare per stare meglio da subito e avere sollievo!

Gentilezza è Potere.
Qui entra in gioco lo strumento mind-body più potente che io conosca: la gentilezza verso te stessa, Anima bella.



Due sono le cose in questi casi...

1) o ti rintani sotto le coperte per non sentire

oppure

2) ti spingi a forza a fare le cose che gli altri si aspettano da te (o meglio quello che la tua LizardMind crede che gli altri si aspettino da te).

Invece, per rendere queste feste un momento vero di gioia e amore, e per godertele anche se in questo momento hai male, c’è molto che puoi fare e l’esercizio che segue l'ho creato appositamente per te.

Usare la Tecnica della Gentilezza - AudioRisorsa
In questo audio-strumento gratuito in regalo per te ti dono una guida speciale per aiutarti a sviluppare e a trovare il giusto passo per te attraverso queste festività.

Questo speciale audio è suddiviso passo passo per guidarti a ottenere sollievo e aiutarti a creare la tua vita secondo le tue esigenze, in particolar modo per questo delicato periodo dell' anno.

Accedi cliccando sul bottone azzurro qui sotto:

 SI' , GRAZIE: VOGLIO L'AUDIO RISORSA GRATUITA

Ascolta l'audio molte volte, anche mentre fai altro:
il tuo inconscio assorbirà ugualmente il contenuto, anche quando sei occupata in altre attività.

Dopo l'ascolto se vuoi puoi farmi sapere come va: vieni a trovarmi su Instagram - o se vuoi come sempre lasciami il tuo commento qui sotto: fammi sapere come sta funzionando per te la tecnica della Gentilezza, sarò felice di leggerti!

Un abbraccio, Elena
Un abbraccio, Elena
Riproduzione Riservata
Scritto & Postato il 16 dicembre 2016 da Elena Tione

2 commenti:

  1. Si, conosco bene le sensazioni descritte nel post. Mi ricordo il Natale di due anni fa; fu terribile, un incubo. Ancora nel letto, di mattina, già avevo dolori violenti. Non riuscivo neanche ad appoggiarmi al letto per potermi poi alzare in piedi. Era appena iniziato un lungo periodo di totale annullamento della seduta. Feci il pranzo di Natale in piedi; lo stesso per il cenone di capodanno. Evitai tutto il resto. La mattina del 25 presi un forte antidolorifico perché avevo una bambina piccola cui non potevo negare il Natale e dai cui non volevo farmi vedere distrutta, a letto, in un giorno così bello. Sentivo una lama fra le gambe. Intrattenni tutti i rapporti necessari per farle trascorrere serena quei giorni ma durante le giornate pregavo affinché arrivasse presto il momento di andare a dormire.
    Ed è vero che è difficile essere compresi da fuori: se non lo avessi provato, credo onestamente che anche per me sarebbe stato improbabile capire quel male devastante, in tutti i sensi.
    E fu proprio alla fine di quel tour de force che mi misi a letto. Ogni volta che potevo. Come una vera malata. Solo dopo aver sopportato quell'apice di dolore capii che dovevo e volevo riposarmi, che ne avevo bisogno per guarire, che avevo diritto di stare come tutti gli ammalati, anche se avevo una malattia che non si vede. Solo a quel punto ebbi la forza di dire a me stessa 'ok, nessuno può vedere il dolore che portano i miei nervi. Non vedono ferite, febbre, manifestazioni.. sembri depressa. Nessuno può capire il terrore che tutto questo non passi. Ok, non importa. Io so quello che sto vivendo! Io so quanto dolore provo fisicamente, innanzitutto, ma non solo. Io so di stare male veramente, senza nessun imbroglio mentale o turba psicologica. Non importa, tu lo sai! E hai bisogno di giacere come quando si sta male. Al pari di tutti gli altri. '
    Passai a letto i successivi tre mesi, ogni volta che mia figlia era a scuola o con i nonni. E se stavo malissimo, lo dicevo pure a lei di aver bisogno di un po' di letto per poter fare la giornata insieme a lei.
    Quella scelta, quell'atto di gentilezza e rispetto per la mia verità, che ormai urlava dentro, fu l'inizio della risalita. È in quel 27 di Dicembre che ho compiuto la prima grande gentilezza verso me stessa, ascoltando un grido disperato e verissimo che veniva dal mio cuore, prima ancora che dal corpo. Per la prima volta mi sono detta ' chissene frega. Che pensino, che mi vedano depressa, debole. Chissene frega. Io so. Lascia andare tutte le pressioni, tutti i sensi di colpa. Quello che che conta è che tu sia onesta con te stessa'.
    Dico sempre che, se mi fossi concessa quella pace molto tempo prima, sarei guarita ancor prima. Se lo avessi fatto una vita fa, forse non mi sarei ammalata.
    Quella scelta mi ha salvato la vita, in quel momento. La benedico ogni volta che ci penso.
    È' stato l'inizio di un percorso di 'lasciar cadere, lasciar andare, smettere di trattenere ogni senso di colpa, di giudizio altrui..'.
    Se ripenso a quanto mi importasse di queste cose prima, mi viene in mente l'immagine di una persona cui cadono due grossi pesi dalle mani e che, finalmente, fa un grosso respiro di sollievo. Si, un sollievo enorme.
    Siamo gentili con noi stessi. È' vero che in ognuno di Noi c'è una vocina, a volte molto flebile, che Sa la verità. Seguiamola, non tradisce. Cerchiamo la nostra verità. Solo noi sappiamo cosa è giusto per noi stessi, specie se in balia di dure prove di vita.
    Vi abbraccio

    Ps: il Natale successivo è' stato tutto un'altra storia. E questo lo sarà ancora di più. Avere fede, anche nel nostro cuore, paga.

    RispondiElimina
  2. Ciao Bilancina, grazie per questa testimonianza! Sì, il nostro corpo ci dice sempre di cosa abbiamo bisogno e davvero la tua esperienza è stata di grande vittoria sul dolore e la "sopportazione": infatti accettando il punto in cui sei, e non combattendoci contro, hai vinto, proprio come è stato per me e come spiego nell'audio che accompagna questo post! Ti meriti tutto il benessere possibile e sii fiera di te perché hai raggiunto un traguardo incredibile. E per le mamme, anche, sei un esempio meraviglioso, spero che in tante possano leggere la tua esperienza. Ti mando tutta la mia energia a te e alla tua bambina e che questo Natale vi porti tutto ciò che è nei vostri sogni. Buon cammino!

    RispondiElimina

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PS! Anima bella, ho parlato anche di...


Disclaimer


"PRATICHE SCIENTIFICHE VALIDE E RIGOROSE"
"Da anni ero a conoscenza del metodo Mind-Body per il sollievo pelvico proposto da Elena Tione e devo dire che mi impressionò positivamente il suo modo di interagire con le persone che seguono i suoi corsi che si basano su pratiche scientifiche valide e rigorose.

Sicuramente questa è una sua dote naturale che scaturisce dalla profonda conoscenza del dolore pelvico cronico vissuto sulla sua pelle e analizzato in tutte le sue sfumature con ricerche e studi personali al fine di capire la vera interconnessione che esiste in quel filo conduttore che va dalle mente al cuore analizzando emozioni e sensazioni."

~ Dottor Romualdo Nieddu
ginecologo oncologo esperto in vulvodinia e altri disturbi pelvici, Azienda Ospedaliera Oncologica di Cagliari


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