Perché accade questo? C'è una gran con-fusione a proposito di cosa sia in concreto un'emozione.
-Scusa, ma a che cosa mi serve leggere questo? Cosa c'entra col mio dolore? Ancora con questa storia che è tutto nella mia testa?? Che io sia sotto stress, mi pare il minimo con tutto quello che sto passando, lo so già e non mi aiuta per niente!
Lo so e: no, non è tutto nella tua testa; è tutto 100% fisico e seguendomi troverai la soluzione, come la trovai io ai tempi. Ti piacerebbe? Certo che sì, accidenti! Bene, quindi, parliamo un po' di questo strano fenomeno, le emozioni.
Tu cosa pensi sia un'emozione? Okay, è energia in movimento, ma cosa vuol dire davvero questo e, sopratutto, in che modo comprendere questo fatto è utile quando siamo in difficoltà, in acque agitate?
Ho chiesto cosa pensi sia un'emozione. Ma è più corretto chiedere cosa senti che sia un'emozione.
Qual è la tua esperienza fisica di un'emozione, qualsiasi emozione?
La PNL distingue e individua i canali preferenziali di percezione di una persona, ossia qual è il senso fra i cinque sensi che utilizzi di più per processare le informazioni (i sensi sono molti di più, ma questa è un'altra storia). Probabilmente li conosci anche tu: visivo (V), auditivo (A), kinestesico (K) o auditivo digitale (Ad). Ad è il canale che usa chi predilige il linguaggio. Sai anche qual è il canale che tu usi di più? Ve n'è più di uno? Di questi canali ne riparleremo, non fa nulla se non li conosci; quello su cui voglio concentrarmi in questo post è: sappi che, qualunque sia il canale o i canali preferenziali che tu preferisci e sfrutti per interagire e dare senso alla realtà, le emozioni le senti fisicamente: nel corpo.
Le emozioni sono energia che scorre nel corpo.
Le emozioni sono il felt sense, quella sensazione fisica o “senso di percezione corporea” concreta che avverti in varie zone del corpo, a seconda del tipo di schema elettro-chimico-magnetico che è stato attivato dal tuo sistema mind-heart-body.
E' un fatto concreto, non solo un concetto.
Sono sicura che molti dei lettori del mio blog hanno già visto l' immagine che apre questo BlogPost altrove, googolando “emozioni”.
Un'immagine vale più di mille parole, è questo davvero il caso di ricordarlo!
L'immagine è come una specie di "fotografia" dell'attività termica del corpo a seconda dell'emozione provata. E' ciò che è stato studiato in una ricerca condotta dalla Aalto University, Finlandia. Le aree colorate con toni caldi rappresentano le aree in cui il corpo si attiva di più. C'è una precisa correlazione fra le aree e il tipo di emozione: lo studio è stato condotto su 700 persone ed è statisticamente significativo poiché ci fa vedere in maniera cristallina quanto queste attività nel corpo siano universali. Quindi: l'emozione non è un concetto, non è aria mentale: è una cosa fisica! Qui https://users.aalto.fi/~lnummen/participate.htm se vuoi puoi partecipare anche tu all'esperimento!
“Parlare delle emozioni” non è “connettersi con l'emozione”. Analizzare cosa sto provando non è sentire l'emozione!
Al contrario: analizzare, verbalizzare, giudicare... queste sono attività di Mind, la Mente Verbale, la parte della corteccia che processa il linguaggio umano (quello con la doppia articolazione, esatto, per chi fa glottologia e linguistica) che di fatto ci separano dal corpo, dal sentire. Così, iniziano i ”guai”.
La nostra Mind analizza, valuta, etichetta qualsiasi esperienza: anche l'esperienza di queste sensazioni diverse nel corpo, e dà loro un nome.
Le classifica.
Lo noti nella descrizione sotto ciascuna silhouette dell'immagine sopra. It's easy.
La parte della nostra mente che opera questo è ciò che io chiamo "Mind" o “mente di superficie”, o “mente verbale”: lo ripeto, la parte verbale appunto del nostro cervello, quella che processa il linguaggio umano e che ha sede nell'emisfero cerebrale sinistro. Questo è un punto cardine da comprendere.
Mind, o la mente verbale, opera con il linguaggio, è chiaro. Ecco che a un evento fisico che accade nel corpo viene attaccato un cartellino: “paura”, “gioia”, “eccitazione”, “rabbia”, “tristezza”, così da poterlo “pensare” e da poterne “parlare”.
Mi piace, non mi piace più, così agisce Mind. Interessante: non a caso Fb funziona così... geniale, Mark!
Hai notato come le sensazioni fisiche sono universali e le parole... no? :-)
Che facciamo fatica a volte a verbalizzare cosa stiamo provando, emozionalmente?
Che spesso è confuso e indefinito e non troviamo le parole? Esatto: la Mente Verbale fa fatica ed è normale!
“Non ho parole per tradurre e descrivere cosa sto provando...”
“E' indicibile”...
Mind si spaventa e si ammutolisce quando non riesce a classificare qualcosa.
E spesso Mind è estremamente reattiva verso sensazioni intense e non confortevoli nel corpo come per esempio quelle create da... un'emozione che etichetta come “terrore”, o “furia”, e via dicendo. Ed è una reazione completamente normale e ha la sua logica.
Ti sei mai chiesto perché sembra andare “tutto bene” con certe emozioni e non con altre?
E dove sta l'utilità nel riscoprire questo semplice stato di cose concrete?
Se Mind prova disagio, sopprime l'emozione, perché la reputa un evento pericoloso in quanto produce una certa sensazione non piacevole nel corpo. In più, questo le dà un ottimo metodo per distrarti attraverso un dolore cronico (che spesso è in una sede corporea diversa da quella emozionale, e spesso il dolore si sposta nel corpo!) e fa questo al fine di proteggerti da contenuti emozionali che giudica pericolosi per te. Purtroppo questa è una strategia disfunzionale inconsapevole che fa aumentare il dolore fisico.
Non solo: le emozioni “nominalizzate” sono il risultato di Mind che etichetta applicando un significato alla percezione fisica corporea. Questo avviene sempre in seconda battuta rispetto alla reazione primaria del sistema nervoso a un evento (reazione istintiva rapidissima comandata dal cervello rettiliano e limbico – ciò che la coach Martha Beck, Ph.D., chiama insieme Lizard Brain – e per favore, il nome “ cervello lucertola” non tragga in inganno per il semplice fatto che la lucertola è un rettile...).
Noi abbiamo tre cervelli nella scatola cranica, due cervelli nel corpo e alcuni neuroni sparsi in certe zone corporee.
Il Lizard Brain ha una rapidità di attivazione estremamente più alta rispetto alla neocorteccia (nella neocorteccia dell'emisfero sinistro ha sede Mind) per un motivo preciso: salvarti la pelle!
Non voglio farti andare “fuori di testa”: il mio intento è esattamente farti entrare nel corpo!
Ci sono così tante cose che hai bisogno di sapere sul sofisticato sistema mente-corpo-cuore per “scatenare il benessere” a tutti i livelli e con tutti gli strumenti oggi a disposizione grazie alle Neuroscienze, alla Neurocardiologia, alla PNEI, alla Mind-Body Medicine e alle metodologie della Mindfulness, della Meditazione, della Meditazione di visualizzazione, della Meditazione esplorativa, del Bodyscan, del Mind-Body Coaching e degli strumenti ACT per il coaching e della Neurosemantica, che ho condensato nel mio Metodo Mind-Body apposta per questo, e che si evolve continuamente!
Il dr. Herbert Benson, medico cardiologo di Harvard, considerato uno dei padri della Mind-Body Medicine e colui che ha creato l'espressione Relaxation Response, ha scritto un libro che io consiglio di leggere a tutti i miei clienti durante il mio Programma Mind-Body Vincere il Dolore Femminile.
Il titolo originale del libro del Dr. Benson, tradotto in italiano con "Medicina Mente-Corpo (Rilassati & Guarirai)", è “Relaxation Revolution” e io trovo che mai titolo fu più azzeccato e corretto, sinceramente! Perché questa è una sorta di Rivoluzione, perché la Scienza moderna e la Conoscenza antica si sposano in questo testo chiaro e lineare, di semplice lettura, corredato da riferimenti bibliografici scientifici (e ci sono molti altri testi e studi utilissimi!).
Ok, confesso: anni fa, nel mezzo del bruciore, non avrei mai acquistato un libro con un titolo del genere: “Rilassati e Guarirai”! O.o Roba da pazzi!
La mia Mind sarebbe scattata (rabbia!) con un “Ancora con questa storia che devo rilassarmi!!! Aaaarghhhhhh!!!! Io ho un problema fisicooooo!!! GRRRRRR!” …
... e non riporto per decenza onestamente in che altro modo avrei reagito!
Infatti nella seconda edizione hanno integrato la traduzione del titolo: brava MacroEdizioni! ;)
Perciò, per favore, se questa dovesse essere anche una tua reazione, non fare tanto caso al titolo italiano, se ti dà fastidio, e tuffati nei contenuti: ne vale la pena (ho idea che le vendite di questo testo stiano incrementando nel corso di questo 2014... sarei curiosa di verificare se è così!).
Per fortuna per i lettori in solo italico idioma è uno dei pochi testi tradotti sulla Mind-Body Connection. Se però tu sei in flow con l'inglese, i “must-read” da leggere taaaante volte e stu-dia-re sono, per iniziare:
1) A HeadAche in the Pelvis 2) Timeless Healing 3) The Mind-Body Prescription.
se vai fino in fondo, trovi!
Non aggiungo altro per non smorzare la curiosità. E si tratta di una bibliografia essenziale. Mooolto essenziale: c'è mooooooolto di più in giro! ^_^
E incredibile: a breve sarà disponibile anche in italiano la traduzione dell'opera del Dr. John E. Sarno. La tesi di questo medico si basa sull'idea che il dolore fisico sia 100% reale e un metodo di distrazione da contenuti emozionali rimossi. Il nome che egli ha dato a questa sindrome è Tension Myositis Syndrome (Sindrome Miositica da Tensione) e ciò è parte integrante di tutto quello che ha ricostruito la mia guarigione.
Naturalmente è il meccanismo fisico da lui spiegato che ci interessa conoscere, in quanto l'approccio emozionale che egli porta in campo è molto datato e con il mind-body coaching si possono ottenere risultati maggiori e più completi. Non vedo l'ora di poter condividere con te queste preziose info!
Nota importante per chi soffre di dolore cronico, pelvico e non, e che non ha risolto con nulla:
per favore, hai bisogno di smettere di googolare di qua e di là cercando disperatamente in continuazione nuove info sui sintomi
– ohh ma non posso! E se non sia mai mi perdessi quel trattamento o quella pillola o quella crema o quella puntura o quella storia o quell'approccio che mi toglierebbe il dolore???
Questo ti grida Mind, non è così? Be', senti qua:
psicorotolo-rotolanti mega spaziali big pelotas!
Che ti mantengono in uno stato non funzionale alla guarigione.
Non puoi guarire fino in fondo e in maniera duratura se non comprendi come funziona il corpo e in che stato si trova durante la tua giornata.
Magari sono anni che sei attaccata al PC facendo questo! Sei in Fight-or-Flight Response (FFR, in italiano "Risposta Combatti-o-Fuggi"), e in FFR i processi riparativi non possono essere innescati. Cosa è?
Ne ho parlato varie volte nel Blog, e ne parlo più da vicino nei prossimi post, seguimi!
Sorveglia Mind e ascolta la Saggezza del Corpo attraverso le tue E-Mozioni.
Ecco la ricetta mind-body per te, usufruiscine ad libitum (per quanto e quando vuoi)!
“Pr.: Smetta di leggere storie catastrofiche di dolore.
Il tempo che impiegava a studiare nuove etichette pseudogreche di sindromi, a fossilizzarsi in forum non controllati e pieni zeppi di storie terrorizzanti (anche il mio in caso, via, subito!) cominci immediatamente a impiegarlo per ossessionarsi con la ricerca sulla Mind-Body Connection!
Per i siti in lingua straniera, se ha difficoltà, lo sa: esistono i traduttori dei browser. Anche se imperfetti, sono perfetti per lei! Li usi! Si concentri su siti e testi scritti da medici. Scateni la sua personale Relaxation Revolution, ora!
Per uso esterno e interno quotidiano, al bisogno.
Effetti: Riaccende l'energia e la serenità
ed elicita la Risposta di Rilassamento.
ed elicita la Risposta di Rilassamento.
Efficacia sinergica accoppiata con altri trattamenti benefici.
Controindicazioni ed effetti collaterali: nessuno.
Si può eccedere nell'uso”.
Ok, se ti sembra uno scherzo che sminuisce la tua sofferenza, bene, sappi per certo che non è così.
Ascolta: sono molto seria, perché so cosa è il dolore e il vagare da un medico all'altro per anni senza trovare sollievo!
Spendendo tanti soldi, facendo tanti viaggi, sentendosi spesso negata la sofferenza con la frase completamente falsa e ignorante, in tutti i sensi: “è tutto nella sua testa”.
Dal 2001, ho collezionato.
Collezionato porte sbattute in faccia.
Frasi inopportune e assolutamente non professionali tipo:
“e coi rapporti, ma come fa?!”
...
Interminabili sedute esplorative con le gambe infilate nelle staffe del lettino ginecologico e con le proprie parti intime fatte vedere ai ginecologi e ai dermatologi di mezza Italia, tirate in qua e in là da fastidiosissimi guanti di lattice che peggioravano il bruciore.
Con continue esplorazioni e indagini esterne e interne: vulvoscopie, colposcopie, strisci vaginali, pap-test, acido acetico, biopsie vulvari e cervicali, con speculum freddi e fastidiosi infilati spesso bruscamente da chi non ha troppo tempo da perdere con “ragazzine isteriche”, che premevano all'interno di un Pavimento pelvico visibilmente in stato di ipercontrattura.
La contrattura non è comandabile consciamente e un medico lo sa!
Chiedevo con rispetto di essere delicati, a volte alcuni lo erano, altre volte altri assolutamente NO. Alcuni si offendevano e la prendevano sul personale, come se io volessi insegnare loro come si fa...
Ho collezionato.
Crioterapia su presunti condilomi, poi rivelatisi normali papille fisiologiche ipertrofiche causa normale processo infiammatorio cronico!
Ho i bugiardini di qualsiasi preparato, ho diagnosi contrastanti firmate nero su bianco su carta intestata, e molto altro, believe me.
E quanto si sprecavano quei: “Ma qui non c'è proprio nulla”, “Lei non ha niente”, “Lei è solo depressa”. “E' tutto nella sua testa!”
Rotolo ignorantissime ballissime!
Io sono stata in quei corridoi, in quelle sale d'attesa dove l'attesa non finiva mai, dove te ne stai lì sempre più tesa per la paura dell'ennesima porta in faccia; sono stata su quei lettini, sotto quelle lampade, sotto quelle lenti, io ho peregrinato, sola, completamente sola, e so cosa è il dolore fisico ed emotivo e la solitudine e il non essere credute neppure dal tuo ragazzo e da tua madre.
Si comincia con qualcosa che molti considerano banale, come il non poter indossare un paio di pantaloni. E tu hai vent'anni.
“Mamma, non posso più mettere i jeans” [in lacrime e singhiozzi]
“Mhhh, forse dovresti ricominciare a metterteli...” [disperata anche lei e un po' scettica...]
Silenzio di pietra.
“E tu credi davvero che questo qui ti guarirà?” [lui, cinico, che mi accompagna dall'ennesimo specialista, in autobus, a Roma]
Silenzio di pietra.
“Pensi che ora che ci siamo lasciati io potrò guarire??” [io, al telefono, nella totale disperazione]
“Io te lo auguro...” [lui, voce spezzata - ma tanto stava già con un'altra!] – The End.
Silenzio di pietra.
Io so!
E ricordo questo non per dimostrare al web “guarda, guarda, poverina me, ohh cosa ho dovuto sopportare, quanto ho sofferto!!”, bensì per farti sapere che io ti comprendo e per ricordarmi la mia storia. Io voglio ricordare. E' la mia vita, il mio tempo, i miei vent'anni! E' tutta robba mia.
Io non posso e non voglio voltare le spalle a tutto quel dolore, sopratutto sapendo che là fuori può esserci una ragazza che ha la stessa età che avevo io e che si sta distruggendo la vita per questo!
Quando ne sei fuori, e per la seconda volta, tendi a voler dimenticare.
Ma Aida non dimentica.
Nota cosa accade: Mind ricorda e valuta, crea sofferenza su eventi passati e potrebbe bloccarti lì. Allora basta, non ne vuoi più sentire parlare, perché fa male. Ma questa è l'unica risposta?
No, questa non è la mia risposta, né voglio influenzarti evocando questo in te.
Qual è, la tua Risposta?
Un dermatologo nel 2005 mi disse:
“Tu hai la vulvodinia, il tuo elevatore dell'ano è ipercontratto.
Torna a casa e mettiti su internet,
cerca informazioni, perché tu, tu sei una cercatrice.”
“Tu hai la vulvodinia, il tuo elevatore dell'ano è ipercontratto.
Torna a casa e mettiti su internet,
cerca informazioni, perché tu, tu sei una cercatrice.”
Se hai già consultato specialisti del settore, e hai escluso condizioni acute, per favore parla col tuo medico e col tuo terapeuta dell'approccio mind-body. Consigliagli -con gentilezza- di prendere in considerazione nei ritagli di tempo il testo A HeadAche in the Pelvis. Leggetelo insieme.
Sii assertiva/o, mai aggressiva/o, arrogante o supplicante! Ne va del tuo interesse!
Quel libro è considerato a livello mondiale “la bibbia del Pavimento pelvico”, è scritto da un medico urologo dell'Università di Stanford e da uno psicoterapeuta che afferma di aver sofferto per 22 anni di dolore pelvico cronico. Sono gli autori del cosiddetto “Protocollo Wise-Anderson”, meglio conosciuto come “Protocollo di Stanford”.
E per favore, che sia l'ultima edizione aggiornata completa del libro (alla data di questo post è la sesta, anno 2012). Il testo è una 'bibbia' in tutti i sensi: ha 581 pagine. Sulla copertina si legge un commento/recensione:
“This is the book to read before you contemplate surgery, drugs or resign yourself to continue to suffer with chronic pelvic pain. Return to health is possible”.
-Erik Peper, Ph. D. Professor and Director, Institute for Holistic Healing Studies, California State University, San Francisco, Past President, Biofeedback Society of America, Author of Make Health Happen.Non è difficile da tradurre.
[ edit 2016: il testo è ora tradotto anche in italiano e puoi acquistarlo qui ]
Qualora tu non abbia ancora intrapreso un percorso specialistico, non aver paura: io ti invito caldamente a farlo al più presto con un medico preparato e aggiornato, e puoi chiedere lo stesso il suo parere su queste informazioni.
Oggi non è certo come nel 2001, quando non c'erano né informazioni corrette e complete né supporto. Ti consiglio di prendere in considerazione in proposito con lui un dialogo franco e aperto.
Lo paghi per questo, è il suo compito ascoltarti, aiutarti e seguirti applicando il principio cardine della Medicina: primum, non nocere [prima di tutto, non arrecare male].
Ricorda ancora una cosa, per favore:
al di là di ogni cosa e sopra ogni cosa, tu sei l'esperta su di te, in ogni caso.
Credi in te!
Credi in te!
Nel prossimo post continuerò a condividere con te tutto ciò che so che funziona e che aiuta la guarigione, intanto sappi che nessuno è più solo, e io ti abbraccio di cuore.
Alla tua!
“Return to health is possible”!
Un abbraccio,
Scritto & Postato il mercoledì 8 ottobre 2014 da Elena Tione
Vincere il Dolore Femminile©
INTENSIVO LIVE
il Programma Mind-Body 100% Made In Italy per Dissolvere vulvodinia, dolore pelvico/intimo
e Creare la Vita Che Vuoi
SCOPRI DI PIU'
Grazie mille, grazie davvero per il condividere queste preziose informazioni. ..è come avere un faro in una notte di tempesta senza luna e senza stelle..grazie
RispondiEliminaCiao, sono felice che queste info ti aiutino a fare luce! Un carissimo abbraccio. Elena
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